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ComunicazioniPubblicato il 9 settembre 2021

«Spero che rimarremo giovani»

La DSC compie 60 anni. Esigere di più, misurare più accuratamente l’efficacia, agire in modo ancora più interconnesso, restare flessibili. Alla fine di quest’anno di anniversario la direttrice Patricia Danzi spiega come vede il futuro della cooperazione internazionale. E guarda agli effetti di eventi storici come la presa del potere da parte dei Talebani in Afghanistan, la caduta del Muro di Berlino e l’11 settembre. L’intervista in versione integrale.

Ritratto Patricia Danzi
In più occasioni la Svizzera è riuscita a svolgere un ruolo nella politica di pace in queste situazioni.
A volte non ci rendiamo conto che la Svizzera gode di un’ottima reputazione.
Gli sviluppi che hanno portato a una nuova concezione della cooperazione dopo la caduta del Muro di Berlino sono stati enormi.
Sono giunta in un «nido» di collaboratrici e collaboratori motivati.
In futuro i Paesi partner sosterranno una parte dei costi.
Diventeremo più esigenti.
Gli audit della DSC a volte hanno rappresentato la metà di tutti gli audit effettuati presso la Confederazione.

Contatto

Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC)
Eichenweg 5
3003 Berna